Fortunati coloro ai quali già le mura sorgono

“O fortunati quorum iam moenia surgunt”

“Fortunati coloro ai quali già le mura sorgono”

Publio Virgilio Marone, Eneide Libro I v. 431

Qui è Enea che parla, tormentato e molto malinconico, ammirando come i sudditi della regina Didone abbiano già un nuovo luogo da chiamare patria e casa; mentre l’esule troiano è continuamente alla ricerca del modo di mantenere le sue promesse nei confronti di coloro che lo hanno seguito confidando in lui.

(Federico Barocci, La fuga di Enea da Troia, 1598, olio su tela, Galleria Borghese, Roma)

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